giovedì 1 maggio 2008

Come "sparire" senza lasciare traccia

Ogni anno in Italia spariscono centinaia di persone. E in molti casi di esse non si sa più nulla. Basta una trasmissione come “Chi l’ha visto” a rendere i numeri del fenomeno: in 12 anni di attività la trasmissione televisiva ha seguito oltre 2500 casi di persone scomparse. Secondo gli specialisti il 60 percento di queste sparizioni riguarda individui che decidono volontariamente di abbandonare il luogo in cui abitano. In queste persone è comune il forte desiderio di lasciarsi alle spalle una vita che non piace più, per crearsene una del tutto nuova altrove, dove splende il sole tutto l’anno, dove ci sono nuovi amici da conoscere, o semplicemente dove non c’è più nessuno che si intromette nei nostri affari: spesso ci sono in ballo anche delle questioni legali. Dunque sparire nel nulla senza lasciare alcuna traccia di sé è oggigiorno un fenomeno sempre più frequente e facile da compiersi anche e soprattutto grazie alla tecnologia, e in particolare a internet. Dicono gli specialisti nella ricerca delle persone scomparse che basta digitare su Google parole chiave come “privacy” o “new passport” per tuffarsi nel magico mondo delle identità contraffatte e dei misteri delle sparizioni più eclatanti. Un semplice clic per autoconvincersi che per sparire e rinascere “dove il cielo è sempre più blu” non ci vuole proprio niente. Nei casi più semplici bastano addirittura 20 o 30 euro per recuperare un nuovo passaporto, una nuova carta di identità, una nuova tessera professionale. Si manda una mail al sito selezionato e si aspetta di ricevere il modulo per il pagamento. Effettuato il pagamento con la carta di credito si aspetta una quindicina di giorni e il gioco è fatto. In particolare, per chi vuol far le cose in grande, può affidarsi alla cosiddetta No ID Visa Virtuon, la carta di credito virtuale senza nome: è in vendita su un sito internet per 1.350 dollari. Con essa è possibile compiere spostamenti di denaro nell’anonimato più assoluto. Nei casi estremi invece - in cui il legame con il passato deve essere assolutamente reciso, senza possibilità di ritorno, sicuri al cento per cento di non essere scoperti - ci vuole molto di più. 150mila euro e ci si assicura la vita di un “altro” a tutti gli effetti: un nuovo lavoro, un nuovo passato, una nuova casa, nuovi documenti, eccetera. Casi ancora più estremi contemplano perfino la possibilità di sfruttare le disgrazie per vestire i panni di persone del cui destino non si è più saputo nulla. Per esempio dopo la tragedia del World Trade Center vennero ufficializzati 233 dispersi: di queste persone ancora oggi non se ne sa niente. Dunque qualcuno potrebbe benissimo avere vestito i panni di uno di questi dispersi senza insospettire nessuno e cambiare così identità. Ma senza arrivare a tanto oggi per sparire e non tornare più basta davvero poco e non è assolutamente necessario infrangere la legge. Ce ne parla Miriam Tomponzi, figlia del famoso investigatore privato Tom Ponzi. Si parte prendendo una stanza in una altra città, mantenendo lo stesso cognome, ma utilizzando, per esempio, il secondo nome di battesimo. Poi si affitta un piccolo appartamento riferendo al comune di voler cambiare residenza. Contemporaneamente si fa domanda nel luogo prescelto per ottenere una nuova residenza, facendo però in modo di non farsi trovare in casa quando i vigili escono per accertare la presenza: “Dopo due ricognizioni andate a vuoto – ammette Tomponzi - la Polizia municipale constaterà che non è stato possibile verificare l’effettiva residenza, ma a quel punto anche la precedente residenza sarà caduta e formalmente si è scomparsi senza aver trasgredito la legge”. Ma quali sono le mete più gettonate dai fuggiaschi? Spesso si punta ai Paesi tropicali, dicono gli esperti, dove il clima è bello tutto l’anno, e dove – data la distanza – i legami con il passato sono cancellabili con maggiore facilità. In alternativa si scelgono grosse città europee dove comunque è assai facile far perdere le tracce di sé, e contemporaneamente fare nuove amicizie. Su due piedi si può dire che a chi fugge piacciano soprattutto i Caraibi, isole come Cuba o Santo Domingo. In Europa invece, in vetta alle preferenze dei fuggitivi, ci sono Nizza e Amsterdam.

(Pubblicato su Libero il 20 dicembre 06)

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