venerdì 9 maggio 2008

Animali sociali: lo strano caso dell'eterocefalo

Scoperti in Africa dei mammiferi che hanno una vita sociale molto più simile a quella degli insetti che non a quella dei vertebrati. Il riferimento è all’eterocefalo glabro, un particolare animale appartenente al gruppo dei roditori. Anche qui, come nelle api e le formiche, esiste una regina, l’unica femmina preposta all’accoppiamento: le regine vivono 13 - 18 anni e sono estremamente ostili ad altre femmine che tentano di accoppiarsi. In particolare, quando la regina muore, un’altra femmina prende il suo posto, a volte dopo una serie di lotte cruente. Tutte le altre femmine si comportano come le operaie negli imenotteri. Curano la casa (delle tane), procurano il cibo, allevano la prole. I maschi, similmente ai fuchi, hanno invece come unico scopo nella vita quello di riuscire a fecondare le regine. In genere, queste ultime, si accoppiano con tre maschi operai, diversi di anno in anno. La regina può partorire più di 20 piccoli ed è assistita da diversi maschi e femmine. Il sistema sociale degli eterocefali è dunque estremamente bizzarro. Le colonie sono formate da 70-80 individui che vivono in un complesso sistema di gallerie a 15-50 centimetri di profondità che si estendono per 70 metri a partire dalla stanza centrale. In particolare gli studiosi americani dell’università del Massachusetts hanno verificato che in una colonia tipica di eterocefali oltre l’80 percento degli individui non fa mai sesso e che questo è collegato a una riduzione del cervello del 17 percento: in pratica chi si astiene da rapporti sessuali è anche meno “intelligente” degli altri. Infine gli scienziati Usa hanno verificato un’altra anomalia in questo atipico mammifero: l’eterocefalo è praticamente un’animale a sangue freddo e, come i rettili, non può regolare la temperatura corporea. Un esemplare tipico di questa specie pesa circa 50 grammi ed è lungo 12-13 centimetri. In Africa abita alcune regioni dell’Etiopia e della Somalia.

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